Qual è la forma dei sogni? Se cerchiamo di disegnarne il perimetro ci accorgiamo di quanto sia inafferrabile, scivoloso. Se ci svegliamo al mattino e trascriviamo il sogno su un foglio, la maggior parte degli elementi svaniscono appena l’inchiostro cerca di afferrarli.

Eppure ci sono sogni che diventano concreti, materiali, che possiamo toccare. Il sogno del costruirsi casa è uno di questi. Quante sere passate online a lasciarsi ispirare sul web. Quante pagine di riviste sfogliate. Quante volte durante una passeggiata a perdersi a guardare case che ci piacciono e immaginare come starebbe bene quel colore di finestre sulla facciata della nostra casa; oppure quel cancello; e dove mettere il canestro da basket per il piccolo?

L’uomo è uomo da quando ha deciso di fermarsi e costruirsi casa. Circa diecimila anni fa. Prima vagabondava da una parte all’altra in cerca di cibo da raccogliere o cacciare. È l’invenzione dell’agricoltura che l’ha reso stanziale. Diecimila anni fa ha deciso di costruirsi una casa e di rimanerci. Abbiamo diecimila anni di esperienza. La casa è nel nostro DNA.

Eppure continua a rimanere un sogno. Potersi costruire casa propria non è da tutti. Appunto, è un sogno. Lo sappiamo bene e per questo abbiamo creato un sistema per rendere la costruzione della casa un passaggio sereno della vita di una persona.

Simply Home è il nostro metodo. Otto passi per aprire la porta ed entrare nella propria casa. Otto passi semplici, eppure tracciati con dettaglio da un metodo affidabile. Otto passi che trasformano un sogno in qualcosa che si può toccare, vedere, vivere.

La casa è pronta. Da parte nostra basta effettuare gli ultimi collaudi e gli ultimi documenti. Tutto è fatto a regola d’arte. A te basta entrare e goderti la tua nuova casa.

Sei arrivato alla fine del percorso. Gli ultimi passi li compi verso l’entrata della casa. Estrai le chiavi dalla tasca mentre ti scappa un sorriso al lato della bocca. Inserisci le chiavi nella serratura, giri ed entri. “Ciao papà!”, senti. Il piccolo ti abbraccia e tu lo alzi al cielo. Ti piace casa nuova?, gli chiedi. Si!, risponde. E divincolandosi scappa a giocare con la sorellina. Appoggi il cappotto e ti guardi attorno. L’hai fatta tu questa casa. Hai fatto un ottimo lavoro.

Qual è la forma dei sogni? Eccola di fronte a te. Ti accoglie. Bentornato, sei a casa.

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