Scegliere gli impianti per la casa
Stai valutando come scegliere gli impianti per la casa ma non sai da dove partire?
Vediamo nello specifico le tipologie oggi in uso che assicurano comfort, risparmio energetico e compatibilità con le norme vigenti in merito alla riduzione dei consumi.
La direttiva europea 2010/31/UE impegna tutti gli stati membri ad attivarsi nella conversione energetica nel settore edilizio. Nel 2020 l’obiettivo da raggiungere è il Near Zero Energy, per tutti gli edifici di nuova costruzione connessi a rete pubblica. Per attivare questa trasformazione da tempo l’Italia concede finanziamenti e detrazioni fiscali, come per esempio il Conto termico 2.0 (in vigore dal 31 maggio 2016) che può rimborsare fino al 65% delle spese sostenute per un impianto solare termico o geotermico.
Ecco tra cosa puoi scegliere:
Solare fotovoltaico
I pannelli fotovoltaici trasformano i fotoni provenienti dal Sole in elettricità. E’ un tipo di corrente continua che per essere utilizzata deve essere trasformata in corrente alternata attraverso un apparecchio (l’inverter). L’elettricità prodotta dal Sole, entrando nell’impianto di casa, permetterà il funzionamento degli elettrodomestici senza prelevare energia dalla rete elettrica. Se si produce un surplus di energia questa verrà immessa nella rete; contrariamente se l’energia prodotta dovesse essere inferiore alle necessità, si andrà a prelevare corrente dalla rete elettrica nazionale.
La gestione dell’energia in eccesso può anche essere gestita autonomamente con impianti indipendenti o ibridi, mediante degli accumulatori. Con il fotovoltaico le spese dell’energia elettrica si azzerano già dal primo giorno di funzionamento e in media, i lavori per l’installazione, durano pochi giorni. L’iter burocratico invece potrebbe essere di qualche mese. L’installazione di questo impianto richiede l’intervento di una ditta specializzata che sia in grado di progettare e gestire le pratiche burocratiche in maniera corretta.
Solare termico
E’ il tipo di impianto più diffuso in Italia e consente di trasformare l’energia del sole in calore per la produzione di acqua per usi sanitari, per il riscaldamento e il raffrescamento della casa. Il sistema si compone da pannelli solari dove all’interno circola un fluido termovettore che si scalda grazie all’azione del sole. Il calore prodotto viene trasferito nell’acqua contenuta in un serbatoio che può essere posizionato sopra il pannello, sul tetto. Si tratta in questo caso di solare termico a circolazione naturale, un sistema piuttosto semplice usato per impianti di piccole dimensioni e adatti per zone con climi non particolarmente rigidi. Un’altra tipologia è quella a circolazione forzata che funziona in maniera analoga alla precedente con la differenza che il boiler è all’interno dell’abitazione e per far circolare il fluido termovettore si utilizza una pompa elettrica. Tale impianto è il più utilizzato perché garantisce il servizio in qualsiasi condizione climatica; se ben dimensionato inoltre può arrivare a produrre fino al 70% dell’acqua calda sanitaria necessaria per una famiglia in un anno. I lavori d’installazione richiedono solo pochi giorni di lavoro; ovviamente è necessario rivolgersi ad una ditta specializzata.
Geotermia
Tale sistema garantisce un ambiente confortevole caldo d’inverno e fresco d’estate, sfruttando il calore proveniente dal sottosuolo. E’ un tipo di energia praticamente inesauribile e non soggetta ad eventi climatici o atmosferici. L’impianto geotermico recupera calore attraverso delle tubature installate verticalmente nel terreno. All’interno circola un fluido termovettore che estrae il calore dal sottosuolo e portato in superficie tramite una pompa. I vantaggi sono sia sul piano economico (circa il 60%-70% rispetto ai comuni combustibili) che sul piano ecologico (riduzione delle emissioni).
Sistemi combinati
Negli ultimi anni si sono affermate le cosiddette case passive il cui obiettivo è quello di ridurre al minimo i consumi mediante uno studio della struttura dell’edificio e del suo posizionamento (orientamento, irraggiamento solare, isolamento termico, tipologia dei materiali, disposizione degli ambienti vetrate). La sua evoluzione è la casa attiva che produce una quantità di energia maggiore del fabbisogno dell’edificio stesso, cedendo il surplus alla rete pubblica. Si tratta di una combinazione tra solare fotovoltaico e termico, micro turbine eoliche con l’adozione dei criteri di costruzione bioclimatici (gli stessi della casa passiva).
Esiste infine la domotica, un sistema integrato e multidisciplinare che controlla gli impianti domestici riducendo al massimo gli sprechi, con lo scopo di migliorare la qualità della vita e la sicurezza. Tutti i sistemi sono automatizzati e attivabili dall’interno della casa, tramite display touch screen dell’impianto, dai comandi digitali (che sostituiscono gli interruttori) o a distanza, tramite tablet o smartphone. Con questi sistemi si possono gestire gli apparecchi elettrici, l’impianto di sicurezza (controllo degli ambienti anche se si è fuori casa) mediante la videosorveglianza e sistemi di antifurto o guasti tecnici (perdita di gas, allagamento), controllo della temperatura negli ambienti.
E’ giusto che tu prenda visione delle varie opzioni di impianti presenti sul mercato ma non preoccuparti, la scelta è una questione tecnica che normalmente viene valutata con il progettista e con i professionisti del settore, in base alla dimensione della casa, alla struttura e agli isolamenti, attraverso un bilancio energetico. Chiaramente dipende anche dal tipo di investimento che sei disposto a sostenere e al tipo di rendita che l’impianto può garantirti nel futuro. All’interno della nostra guida “Come costruire casa in 8 passi” trovi maggiori informazioni e indicazioni utili per scegliere con consapevolezza l’impianto più adatto alle tue esigenze specifiche. Puoi scaricare la guida qui di seguito.
Simply Home - Passo 5: benessere e prestazioni | Studio ennedue di Gastaldello Arch. Simone | set 27, 2017 at 7:56 am
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