Si chiama coworking e si traduce con “lavoro condiviso”. Per semplificare si tratta di una collaborazione fra persone che lavorano per condividere spazi, scrivanie, mettere insieme professionisti e professionalità che migrano dall’isolamento della sede casalinga a uno spazio comune, pur mantenendo la loro indipendenza.
Mettersi in rete in uno spazio comune può aiutarci a migliorare a creare valore aggiunto attraverso la condivisione di idee e progetti. Perché la rete non è più uno slogan o concetto astratto, anzi, è pratica di lavoro e di economia, apertura a contributi di idee. E il mio ufficio è aperto a questa dinamica relazionale perché il coworking, potrà essère un luogo di crescita e di futuro per giovani che hanno voglia di dare concretezza ai loro sogni
