Con MyHouse lanciamo una sfida culturale. Lanciamo una casa che ridefinisce l’abitare.
Siamo partiti da un principio: togliere. Less is more. E da un’esigenza di ordine. MyHouse è una materia ordinata.
Platone diceva che quando si toglie all’arte ciò che è misura, numero e peso, quello che resta non è più arte ma lavoro manuale.
Per Aristotele gli elementi del bello sono: l’ordine, la proporzione, il limite; la fonte del bello è nel senso innato del ritmo e dell’armonia e nell’istinto d’imitazione, raffinato da due facoltà: vedere le cose con chiarezza e rappresentarsele con perfetta obbiettività.
Secondo Kant le cose non sono belle per la loro intima costituzione, che in se stessa resta a noisconosciuta, ma perché sono capaci di eccitare e tendere in maniera armoniosa le nostre forze spirituali.
Per Croce il bello dà coerenza e unità il sentimento.
Quindi, MyHouse è arte, l’arte che mette ordine alla materia e riempie di senso terra, fuoco, acqua. Godiamoci MyHouse: la terra è la base, il fuoco (il riscaldamento) e l’acqua (tutti gli impianti) sono il blocco centrale, e poi attorno abbiamo solo aria, solo luce. I muri sono una membrana protettiva, una pelle, che scambia, che non si chiude, ma scende a patti con l’esterno.
MyHouse non impone nulla. È un equilibrio che regala umanità.