Altre detrazioni per tutto il 2018: il nuovo Bonus Verde
Oggi vi parliamo ancora di detrazioni fiscali perché è un argomento molto sentito e i nostri clienti ci chiedono sempre informazioni aggiornate. Ci siamo fatti spiegare dal nostro esperto e commercialista Luca Cerin quali sono le novità. Nella Legge di Bilancio del 2018 entra il Bonus Verde. Ma prima di parlarne rivediamo le detrazioni per i diversi tipi di edifici.
Se stai pensando alla riqualificazione energetica di edifici esistenti, la detrazione massima è di 100.000 euro. Per quello che si definisce involucro (quindi ad esempio le pareti e le finestre – compresi gli infissi) di edifici esistenti la detrazione massima è di 60.000 euro. La stessa cifra, 60 mila, anche per l’installazione di pannelli solari. Per quanto riguarda la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, la detrazione massima arriva a 30.000 euro.
Ci sono poi altre detrazioni che riguardano altre spese per la casa. E qui torniamo all’argomento principale del post di oggi, il Bonus Verde. Non se ne parla ancora molto ma è l’assoluta novità della Legge di Bilancio 2018. Il Bonus Verde riguarda gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici e unità immobiliari esistenti. Alcuni esempi sono terrazzi e giardini, pertinenze e recinzioni, ma anche la realizzazione di impianti di irrigazione e di pozzi. Il Bonus Verde è un’agevolazione che prevede una detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute nel 2018 fino ad un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare. Buono a sapersi, nelle spese che puoi detrarre nel caso in cui tu decida di investire nel verde sono incluse anche quelle per la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Questa è una misura contro l’inquinamento e quindi è necessariamente generica: si applica per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere, terrazzi, giardini e balconi.
Il modus operandi è del tutto simile alle altre agevolazioni fiscali come l’Ecobonus, il bonus ristrutturazioni, il sismabonus e il bonus mobili ed elettrodomestici. Il Bonus Verde è quindi uno sconto fiscale Irpef da detrarre alla dichiarazione dei redditi.
Interessante notare che il Bonus Verde è riferito ad una casa e non alla persona. Per cui se si dispone di due o più case, si può beneficiare del bonus su tutte sommando le detrazioni.
Per concludere ripetiamo quali sono gli interventi detraibili:
– Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni (come giardini, terrazzi, balconi)
– Realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili
– Impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
Occorre specificare che tra i tipi di spese che rientrano tra le agevolabili ci sono anche quelle inerenti i lavori di giardino. Anche queste beneficiano del Bonus Verde del 36%. Vediamole insieme: le spese per il rifacimento di impianti di irrigazione; per la sostituzione di una siepe; per le grandi potature; per la fornitura di piante e arbusti; per la riqualificazione di prati.
Da non dimenticare mai la conditio sine qua non per usufruire di tutti i bonus che la Legge di Bilancio mette a disposizione: seguire l’iter burocratico. Nello scorso post abbiamo visto quali sono gli errori più comuni. Il bonifico è sempre quello più temuto: tale bonifico deve essere “parlante” (viene chiamato proprio in questo modo) quindi recare tutte le informazioni esatte: codice fiscale e riferimento normativo esatto nella causale. Per tutti i dettagli su come compilare perfettamente un bonifico parlante, segui questo link.
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